24/11/10

Ken Loach Rimini - Terra e libertà

      “certo che commettevamo errori, eravamo autodidatti nel grande compito di trasformare la società”

Siamo molto soddisfatti dell'esito della serata in Cineteca a Rimini dedicata a Ken Loach e al suo "Terra e libertà" , un momento di condivisione importante e sentito, per cui ringraziamo tutti i partecipanti.

Presentare un film di carattere storico non è stato un atto retorico o contemplativo, in quanto crediamo che la sua narrazione possa essere riletta nella nostra contemporaneità e nelle nostre battaglie quotidiane.

Nel film, così come per noi, sono le lotte per la difesa dei beni comuni, della dignità della persona e dell'ambiente, della solidarietà di classe e dell'autodeterminazione dei desideri, delle vite e dei popoli a dover essere portate avanti ogni giorno.

La nostra esperienza quotidiana e i percorsi che abbiamo - e vorremmo continuare a intraprendere - sono portatori di un'altra idea di società che valorizzi il comune, inteso come ciò che non ha prezzo e sfugge alle speculazioni e ai ricatti.

Crediamo in un'idea di democrazia che non sia una pratica rituale di voto, ma un'azione che dallo specifico locale fino al globale si compia per la costruzione di mondo possibile, in cui le comunità si ricompongono, scelgono il proprio futuro e si autogovernano alla luce di un interesse, appunto, comune.

Per questo se c'è qualcosa che possiamo imparare dal film è che solo seguendo un percorso comune, superando i frazionismi, è possibile difendere la terra e strappare la libertà.

Condividiamo con voi il passo tratto da Il sentiero dei nidi di ragno letto durante la serata:


Perchè qui si è nel giusto, là nello sbagliato. Qui si risolve qualcosa, là si ribadisce la catena. [...]

C’è che noi, nella storia, siamo dalla parte del riscatto, loro dall’altra.[...]

L’altra è la parte dei gesti perduti, degli inutili furori, perduti e inutili anche se vincessero, perchè non fanno storia, non servono a liberare ma a ripetere e perpetuare quel furore e quell’odio, finchè dopo altri venti o cento o mille anni si tornerebbe così, noi e loro, a combattere con lo stesso odio, [...] noi per redimercene, loro per rimanerne schiavi. Questo è il significato della lotta, il significato vero, totale, [...] al di là dei vari significati ufficiali. Una spinta al riscatto umano, elementare, da tutte le nostre umiliazioni: per l’operaio dal suo sfruttamento, per il piccolo borghese dalle sue inibizioni, per il parìa dalla sua corruzione, [per il precario da una vita precaria, per il migrante dall'esclusione – diremmo oggi].

Io credo che il nostro lavoro politico sia questo, utilizzare anche la nostra miseria umana, utilizzarla contro se stessa, per la nostra redenzione, [così come il capitale utilizza la ricchezza per perpetuare la miseria], e i fascisti utilizzano la miseria per perpetuare se stessa, e l’uomo contro l’uomo.


Da Il sentiero dei nidi di ragno – Italo Calvino